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Fincantieri-Ng, il sindacato benedice il progetto

Genova - Sindacato e industriali plaudono all’alleanza tra Fincantieri e Naval Groupsul militare che prende corpo e fa di Genova la base della futura società paritetica. Fiom, Fim e Uilm salutano positivamente quella che considerano «un’opportunità industriale e occupazionale»

Gilda Ferrari
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Genova - Sindacato e industriali plaudono all’alleanza tra Fincantieri e Naval Group sul militare che prende corpo e fa di Genova la base della futura società paritetica. Fiom, Fim e Uilm salutano positivamente quella che considerano «un’opportunità industriale e occupazionale» ma parallelamente auspicano «un intervento del governo» e «un maggior dialogo tra gruppi dirigenti » affinché l’Italia proceda come «sistema Paese» scongiurando il rischio di una marginalizzazione di Leonardo a vantaggio di Thales, il sistemista francese che detenendo il 35% di Naval Group è parte integrante dell’alleanza e potrebbe avere la meglio sui sistemi di combattimento e comunicazione delle navi di nuova costruzione: «C’è lungimiranza industriale nell’alleanza cantieristica - dice Michele Paliani, coordinatore nazionale di Fincantieri della Uilm - e il fatto che la parte militare stia prendendo corpo è un buon segno. Oggi più che mai è importante consolidare la jv Orizzonte Sistemi Navali perché il sistema di armamento è una parte di valore del prodotto e Leonardo è una grande industria italiana che non deve essere penalizzata. Lo stallo su Orizzonte va superato, deve intervenire il governo a supporto ». Secondo Bruno Manganaro, segretario di Fiom Genova, «Fincantieri e Leonardo sono due campioni industriali e devono ragionare e muoversi insieme su questa partita strategica». «Gli interessi industriali dell’Italia sono più importanti degli interessi dei gruppi dirigenti - dice Manganaro -. Noi siamo favorevoli all’alleanza sulla cantieristica tra Italia e Francia, sarebbe sciocco combatterla, è un’opportunità a livello europeo non solo industriale ma anche sindacale. La tutela dei posti di lavoro va fatta a livello europeo e questa partita può essere un primo esempio di collaborazione. A fronte delle novità, chiederemo un incontro all’azienda per capire meglio. Qui a Genova abbiamo 500 lavoratori che fanno progettazione di navi militari, il fatto che a Ollioules dans le Var sorgerà il centro di ricerca non deve essere una sovrapposizione bensì un potenziamento sinergico ». «L’alleanza ci pone in una condizione di mercato favorevole ed è frutto di una strategia che pone l’Italia in atteggiamento espansivo - commenta Valerio D’Alò, segretario nazionale della Fim -. L’intesa contiene aspetti molto positivi e qualche ombra, come quella su Leonardo, che va superata. La vera sfida è dimostrare la compattezza del sistema industriale italiano, affinché la società paritetica che nascerà sia tale davvero per entrambi i Paesi». Positivo anche il commento di Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Genova, alla notizia di come stia entrando nel vivo il progetto Poséidon: «Fincantieri è quotata perciò finché le notizie non sono ufficiali occorre essere cauti. Ma quanto emerge è positivo, la sede a Genova è una buona notizia e le prospettive industriali sono notevoli. Tutto ciò deve essere di stimolo al rilancio di Orizzonte».

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