Folgiero: “Il ponte sullo Stretto? La Fincantieri è a disposizione del Paese”

Genova – “Abbiamo una società molto giovane che si occupa di infrastrutture, di fatto nata sulla esperienza del Ponte di Genova. Nel nostro piano industriale, che abbiamo lanciato a dicembre, abbiamo deciso di rafforzare questa società nata dall'acquisto di due realtà in dissesto. C’è un management che sta rafforzando questa realtà, abbiamo sicuramente un portafoglio da eseguire in maniera impeccabile, penso alla diga di Genova. È chiaro che poi questa realtà è a disposizione del Paese per grandi sfide e infrastrutture”: Pierroberto Folgiero, amministratore delegato della Fincantieri, rispondendo ai cronisti su un eventuale coinvolgimento del gruppo nel progetto del ponte sullo Stretto, rafforza la posizione della divisione infrastrutture. “Le basi dell'economia - ha aggiunto l'ad - sono infrastrutture e trasporti. Non c’è sviluppo economico se non ci sono infrastrutture che l'accompagnano. L'Italia ha una grandissima opportunità in questo senso perché ha la disponibilità di fondi. È chiaro che in questo Paese mancano i contraenti generali nel settore delle infrastrutture perché storicamente sono andati in un periodo di sofferenza. Quindi va costruita la competenza e anche le infrastrutture”. Il numero uno della Fincantieri è poi tornato sulla gara in Grecia per la costruzione delle nuove unità della marina militare ellenica.

Il governo greco dovrebbe decidere a breve, forse entro marzo, tra le due offerte presentate (c'è un testa a testa Italia-Francia). La commessa "vale 1,5 miliardi” indica Folgiero che agli analisti, presentando i risultati annuali chiusi in rosso, ha detto che sta “incrociando le dita” sull'esito del giudizio da parte di Atene.