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Costa Crociere vende la Victoria: era l'ultima nave dell'era pre-Carnival / LA STORIA

Già prima dello scoppio della pandemia, è bene ricordarlo, il gruppo Carnival Corpotation & Plc. aveva annunciato l’uscita dalla flotta di alcune navi più vecchie e la scelta di “Victoria” sembrava quasi scontata, tanto che le sue crociere erano state programmate solo fino al prossimo autunno

Matteo Martinuzzi
2 minuti di lettura

Genova - Costa Crociere avrebbe venduto Costa Victoria al gruppo San Giorgio del Porto: la nave sarebbe stata ceduta a Genova Trasporti Marittimi, società controllata dal cantiere genovese. Al momento nessuna ufficialità trapela dalla compagnia del fumaiolo giallo. Essendo entrata in servizio nel 1996, la Victoria è una nave relativamente “giovane”, quindi potrebbe navigare ancora diversi anni con un altro armatore. Ma l’emergenza coronavirus ha sicuramente ridotto le possibilità di trovare un altro acquirente e l’ha costretta a terminare in anticipo la sua avventura con Costa. Già prima dello scoppio della pandemia, è bene ricordarlo, il gruppo Carnival Corpotation & Plc. aveva annunciato l’uscita dalla flotta di alcune navi più vecchie e la scelta di “Victoria” sembrava quasi scontata, tanto che le sue crociere erano state programmate solo fino al prossimo autunno. Quindi il Covid-19 ha solo accelerato una decisione già presa.

Quale sarà il destino di questa nave da crociera? Le ipotesi in campo sono due: o il precoce smantellamento presso un cantiere certificato per le demolizioni seguendo le normative europee o la sua conversione in hotel galleggiante per le maestranze impiegate presso i siti industriali gestiti da SGdP. Nel frattempo l’unità dovrebbe venir spostata da Civitavecchia, dove si trova oggi in disarmo “freddo”, a Piombino. Se fosse scelta la prima ipotesi San Giorgio del Porto potrebbe effettuare le operazioni propedeutiche allo smantellamento e poi girare la nave ad un altro cantiere; ma potrebbe anche agire in proprio, visto che è l’unica industria italiana certificata per questo genere di operazioni (infatti ha portato a temine la demolizione di Costa Concordia). La “decostruzione” di una nave secondo i più avanzati criteri di tutela ambientale sarà un tema fondamentale per i prossimi anni, e le due società genovesi hanno già mostrato la loro capacità nel gestire questi processi così complicati. Se invece si decidesse di trasformarla in alloggio, la location di Marsiglia (dove Costa e SGdP partecipano alle gestione dei Chantier Naval de Marseille) sarebbe in pole.
Questa sarebbe per la nave una seconda vita al servizio delle maestranze impegnate nei bacini che si trovano ad una significativa distanza dal centro abitato delle città: ciò vorrebbe dire poter migliorare molto la logistica di questo sito industriale. Questa notizia rattristerà i tanti amanti di questa nave che rappresenta ancora il vecchio stile voluto dalla famiglia Costa. Ricordiamo che “Victoria” era l’ultima nave della flotta concepita prima dell’ingresso di Costa nel gruppo Carnival. Più vecchia sarebbe anche la Costa neoRomantica (classe 1993), ma quest’ultima ha subito un intensivo refit nel 2012 che ha snaturato il suo aspetto originale. La nave fu costruita dal cantiere tedesco Bremer Vulkan che fallì nel corso della commessa, tanto che la sua gemella Costa Olympia non fu mai completata con i colori Costa.
Lo scafo incompleto di quest’ultima fu poi acquistato da Norwegian Cruise Line che la completò come Norwegian Sky nel 1999. Con 75.166 tonnellate di stazza lorda, quando entrò in servizio era già un po’ superata visto che era completamente priva di cabine con balcone, mentre la contemporanea Carnival Destiny, realizzata da Fincantieri a Monfalcone, ne aveva già tre ponti e mezzo. Questa pecca fu risolta nel 2004 quando furono installati due ponti quasi completi di balconi. Ma “Victoria” era anche una nave a misura d’uomo con una bellissima piscina pompeiana e pregevoli opere d’arte come i mosaici di Emilio Tadini: sarebbe davvero un peccato che tutto questo venisse smantellato.

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