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"Entro il 2050 navi da crociera a zero emissioni"

Roma - Il settore delle crociere sta compiendo ulteriori progressi nello sviluppo e nell’adozione di tecnologie ambientali innovative. Lo testimonia il rapporto Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices, realizzato da Oxford Economics e pubblictao da Cruise Lines International Association (Clia, la principale associazione di categoria del settore crocieristico al mondo)

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Roma - Il settore delle crociere sta compiendo ulteriori progressi nello sviluppo e nell’adozione di tecnologie ambientali innovative. Lo testimonia il rapporto Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices, realizzato da Oxford Economics e pubblictao da Cruise Lines International Association (Clia, la principale associazione di categoria del settore crocieristico al mondo), il cui obiettivo è realizzare navi da crociera a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Secondo lo studio, il 52% della nuova flotta globale in costruzione si baserà sul gas naturale liquido per la propulsione primaria, con una crescita del 3% della capacità complessiva rispetto al 2020. Oltre il 76% della flotta globale utilizza sistemi di pulizia dei gas di scarico per rispettare o superare i requisiti richiesti relativi alle emissioni in atmosfera, con un aumento del 7% rispetto al 2020.

Inoltre, il 94% delle nuove navi non dotate di propulsione a gas naturale liquefatto farà affidamento su questi sistemi, confermando un tendenza in linea con gli anni precedenti. Il rapporto mostra poi che il 100% delle navi in ordinazione sarà dotato di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue. Attualmente, il 74% della flotta oceanica globale di Clia ne è già provvista, segnando un miglioramento del 4% rispetto al 2020. Secondo lo studio, le compagnie di crociera continuano a investire in modo significativo nella capacità di alimentazione elettrica da terra, consentendo così lo spegnimento dei motori durante le fasi di ormeggio all’interno delle aree portuali. Nonostante ci sia bisogno di ingenti investimenti nelle infrastrutture portuali, sono in corso numerose collaborazioni tra compagnie di crociera, porti e autorità locali per aumentarne la disponibilità.

Il rapporto sottolinea che l’82% delle nuove navi in ordinazione a livello globale sarà dotato di impianti di alimentazione elettrica da terra, o dove questo non sarà possibile, sarà ideato per essere compatibile in futuro con questo tipo di fonte energetica. Il 35% della flotta globale (con un incremento del 2,3% rispetto al 2020) è predisposto per operare tramite impianti da terra in 14 porti nel mondo in cui tale possibilità di ricarica è fornita in almeno un ormeggio per ciascun porto. Le compagnie di crociera partner della Clia sono fortemente impegnate nella riduzione del tasso di emissioni di carbonio del 40% in tutta la flotta globale entro il 2030, segnando un ulteriore miglioramento rispetto ai livelli del 2008, in linea con l’obiettivo dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo) di azzerare le emissioni carboniche dell’intero settore marittimo entro la fine del secolo: «Questo rapporto conferma quanto il settore crocieristico sia resiliente, innovativo e orientato al futuro - afferma Pierfrancesco Vago, presidente di Clia Global -. Siamo consapevoli che ci sia ancora molto da fare, ma a oggi l’industria croceristica ha già dato ampia prova del suo impegno e della sua capacità di cogliere questa sfida. Il settore promuove un’innovazione marittima sostenibile, che sarà centrale per la decarbonizzazione del trasporto navale. Questo è il motivo per cui Clia si è unita ad altre organizzazioni marittime per proporre l’istituzione di un fondo di ricerca e sviluppo Imo con una dotazione di cinque miliardi di dollari per accelerare lo sviluppo di combustibili e tecnologie di propulsione a zero emissioni di gas serra».

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