Moby, chiuse le indagini. Vincenzo Onorato e i due figli verso il processo per bancarotta
Stando al capo d'accusa dei pm, Onorato e i due figli, in qualità di amministratori, “depauperavano il patrimonio" della Compagnia italiana di navigazione. Il legale della famiglia: “Operazioni perfettamente legittime”

L'armatore Vincenzo Onorato con i figli Achille e Alessandro
(ansa)Genova – Con l'accusa di aver depauperato il patrimonio di Cin, attraverso "condotte di dissipazione o distrazione" tali da determinare non solo "il sistematico drenaggio di risorse (...) a favore di Moby" per far fronte agli "oneri finanziari" dovuti all'acquisizione del suo controllo e di quello della stessa Cin, ma anche per "ripianare (...) debiti personali verso banche" o per compensi "incongrui", la Procura di Milano ha chiuso le indagini per bancarotta, in vista della richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Vincenzo, Achille e Alessandro Onorato. Contestati anche 700 mila euro per il noleggio di jet e auto di lusso.
"Evidentemente nessuna sorpresa, eravamo a conoscenza di queste indagini da tempo. Abbiamo collaborato in totale trasparenza con gli organi inquirenti -. Così l'avvocato Pasquale Pantano, che rappresenta la famiglia Onorato, dopo l'avviso di chiusura delle indagini da parte della procura di Milano -. I rilievi più significativi mossi ai miei assistiti hanno a oggetto valutazioni relative ad attività molto complesse. Non condividiamo gli esiti di queste valutazioni per un fondato e corposo ordine di ragioni sia fattuali che giuridiche, che avremo presto modo di rappresentare ai magistrati per dimostrare la perfetta legittimità dell'operato della famiglia Onorato. Naturalmente continuiamo a manifestare profonda fiducia nelle istituzioni e nella magistratura in particolare”.
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