Container refrigerati, traffico globale giù dell'1,1% nel primo semestre
Nel secondo trimestre del 2022 le tariffe di trasporto dei container refrigrati negli scambi globali sono aumentate di oltre il 50%, eguagliando i guadagni realizzati nei prezzi dei container secchi, e si stima che aumenteranno ulteriormente nel terzo trimestre del 2022

Londra - Nel secondo trimestre del 2022 le tariffe di trasporto dei container refrigrati negli scambi globali sono aumentate di oltre il 50%, eguagliando i guadagni realizzati nei prezzi dei container secchi, e si stima che aumenteranno ulteriormente nel terzo trimestre del 2022, superando i noli dei contenitori dry. Ma una certa stabilizzazione è già in corso su alcuni traffici reefer e questo dovrebbe essere seguito da modesti cali fino al 2023, perché i caricatori respingono gli aumenti insostenibili delle tariffe di trasporto, secondo il rapporto Reefer Shipping Annual Review and Forecast 2022/23 della società di analisi londinese Drewry. Il Global Reefer Container Freight Rate Index di Drewry, una media ponderata dei noli sulle prime 15 rotte commerciali globali del settore reefer, è aumentato del 50,4% su base annua nel secondo trimestre. Tuttavia, le rotte Est-Ovest hanno visto solo modesti aumenti delle tariffe di trasporto negli ultimi quattro trimestri, perché la pressione sulla capacità è diminuita grazie al miglioramento della situazione sul commercio di carne di maiale dall'Europa e dal Nord America verso l'Asia.
L'eccezione è stata il mercato transatlantico in direzione Ovest, che ha registrato un aumento dei volumi fino al 9% nell'anno fino al secondo trimestre 2021, mentre le tariffe di trasporto medie sono raddoppiate nello stesso periodo, perché l'apertura anticipata dell'economia nordamericana ha aumentato i consumi nei settori alberghiero, della ristorazione e dell'intrattenimento. Guardando al futuro, si prevede che i noli di trasporto dei container refrigerati per il 2023 diminuiranno, ma in misura molto minore rispetto ai prezzi dei container refrigerati, perché le tariffe dei reefer continuano a essere inferiori a quelle del commercio più ampio. Il traffico marittimo globale di reefer si è ripreso del 2% nel 2021 da una pandemia che ha devastato il 2020, raggiungendo 137,4 milioni di tonnellate, ma è rallentato dell'1,1% anno su anno nel primo semestre del 2022.
Da Drewry prevedono che il trade chiuderà l'anno con una crescita annua di appena l'1%: “La filiera dei reefer è in un momento precario con costi estremamente elevati per materiali come fertilizzanti, imballaggi ed energia, solo per citarne alcuni. Le tariffe di trasporto rimangono insostenibilmente elevate e molti importatori Bco (Beneficial Cargo Owner, cioè soggetti che prendono in gestione il loro carico alla destinazione in porto, utlizzando proprie strutture logistiche e non affidandosi a terzisti), in particolare quelli che spostano prodotti di basso valore, spediscono meno perché devono fare i conti con prezzi fuori mercato - affermato Philip Gray, responsabile della Ricerca sulla Spedizioni refrigerate di Drewry -. Ci si aspetta che il prossimo giro di negoziati sulle tariffe di trasporto tra vettori e proprietari di merci tenga conto di questa realtà, portando a un modesto calo dei livelli delle tariffe di trasporto refrigerate fino al 2023". Nonostante l'attuale incertezza, Drewry prevede che la crescita del commercio marittimo di reefer accelererà nei prossimi anni, per espandersi a un tasso medio annuo del 3% negli anni fino al 2026. Il cambiamento modale continuerà a essere una caratteristica fondamentale con la quota containerizzata prevista in crescita al ritmo più veloce, con un tasso annuo composto (Cagr) del 3,7%, perché la flotta di navi reefer specializzate continua a invecchiare inesorabilmente con pochissime unità sul portafoglio ordini: "Nonostante i timori di un rallentamento globale del commercio, la congestione sulla catena di approvvigionamento dovrebbe rimanere una caratteristica del settore anche nel 2023 - aggiunge Gray -. Come i Bco hanno imparato a proprie spese, il commercio di reefer è secondario rispetto al commercio di merci secco molto più ampio e dominante che guida le priorità della rete di vettori. Qusto riafferma la necessità per i proprietari di merci di assumere un maggiore controllo della propria logistica per garantire consegne tempestive e un'integrità ottimale del prodotto".
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